Recensione: JXD 509V
JXD 509V
Abbiamo visto le caratteristiche tecniche del quadricottero JXD 509V nel precedente articolo, ora è il turno di una recensione completa, grazie a GearBest che ci ha gentilmente fornito un esemplare da testare.
Il quadricottero è disponibile al prezzo di 54,80€.
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Pacco
Il pacco arrivato dalla Cina era sorprendentemente grande:
Ma il motivo ha una risposta semplice appena si estrae la scatola interna:
C’è un ampia finestra ricoperta da uno strato sottile di foglio plastificato trasparente che lascia il drone esposto a urti. Il cartone esterno invece, fa da protezione ed infatti tutto era perfettamente in ordine.
Le fasi di unboxing posso essere viste su questo video:
Contenuto
Scoprendo il contenuto abbiamo:
- Quadricottero già montato e saldamente ancorato alla scatola con del fil di ferro, con batteria posta al proprio interno
- Manuale in Inglese e Cinese (molto sintetico).
- Protezioni per le eliche
- Eliche di ricambio
- Caricatore usb
- Lettore USB schede SD con scheda da 4GB per la telecamera
- Cacciavite
- Set di viti
- Radiocomando (posto sul fondo, attenzione che non è fissato)
Radiocomando
Il radiocomando in dotazione, pur essendo nello stile classico quanto a forma e materiali, è il migliore di quelli abbinati a droni economici visti fino ad ora.
I pulsanti sono veri pulsanti e ognuno è accompagnato da una etichetta descrittiva della funzione associata. Solo i trimmer di regolazione sono non etichettati.
Le due leve sono perfettamente al centro e questo non è un difetto per come funzione il drone e vedremo successivamente.
Quadricottero
Il quadricottero ha una sua linea estetica che risulta molto gradevole:
La batteria si trova in uno sportello in coda: lo sportello è tenudo da due perni di plastica molto sottili quindi con l’utilizzo è probabile che si stacchino e vadano rimessi in posizione (è ad incastro).
Da rilavare che la batteria si attacca al drone non con i soliti attacchi microscopici, ma con dei veri e propri attacchi di tutto rispetto.
Le protezioni ai rotori si inseriscono ad incastro (sono etichettati di tipo A o B) e non sembra esserci nessuna vite da inserire (appare però strano che vengano date così tante viti a corredo).
L’unico inconveniente di questo è che in caso di urto le protezioni tendono a staccarsi, quindi un secondo urto di fila sarebbe scoperto dalle protezioni.
Per quanto concerne la telecamera questa risulta già installata e collegata.
Possiamo orientare l’angolo sulla verticale ruotando a mano la camera:
Guardando i collegamenti sul resto si vede che il drone è predisposto anche per il wifi FPV (non presente in questa versione):
Prova
Il drone si accende con un interruttore posto nel retro e il bind col radiocomando avviene con la solita procedura, solo che va ripetuta (oppure va aspettato del tempo, finche le luci smettono di lampeggiare).
Per poter muovere il drone è necessario premere sul pulsante Avvio/Stop: le eliche iniziano a girare ma lui rimane fermo. Possiamo allora operare con la leva di sinistra per alzarlo e subito si capisce perchè anche essa è posta al centro a riposo: quando è al centro è calcolata per avere il drone perfettamente in hovering.
Ed in effetti questo è quello che avviene: come è visibile nel video di test posto in fondo alla pagina, vi basta usare la leva di destra una volta che avete scelto l’altitudine e essa viene rispettata!
Viceversa quando vogliamo atterrare bisogna ripremere il stato Avvio/Stop e il quadricottero inizia lentamente a scendere e atterrare!
Questo è ottimo per un principiante alle prime armi, purchè adoperiate il drone in spazi aperti. Infatti l’operazione di atterraggio dura 10/15 secondi pertanto non va usata per farlo atterrare se vi trovate in difficoltà (in questo caso spegnete il radiocomando se volete ce le eliche smettano subito di girare).
Per quanto riguarda l’headless mode esso va attivato con l’apposito pulsante (il radiocomando emetterà dei bip continui) e come vedete dal video funziona a meraviglia in tutto.
Sul radiocomando c’è il tasto Ritorno a Casa e come nella maggior parte dei quadricotteri se non c’è il GPS il percorso di ritorno è approssimativo con l’aggravante che premendo il stato Stop e i fatidici 15 secondi, se la traettoria di arrivo va verso un ostacolo, se spegnete il radiocomando le eliche possono continuare a ruotare anche in questo caso (ho dovuto spegnere il drone per fermarle).
Quindi il mio consiglio è, vista la stabilità dimostrata, di non usare il ritorno a casa ma al limite fare atterrare il drone in modo automatico.
La telecamera da 2MP si dimostra in linea come qualità di ripresa alla fascia di prezzo del drone e funziona a meraviglia coi due tasti del radiocomando (foto e video).
Purtroppo a causa una settimana di pioggia non è stato possibile testare il velivolo nei campi perchè allagati, pertanto si è optato per un volo “quasi indoor” avendo poco spazio a disposizione.
La velocità non è molto differente nei modi che può essere settata e sembra favorire proprio i principianti perchè il velivolo non farà mai manovre brusche e mollando ogni leva si ha quasi la certezza di averlo fermo in hovering.
I flip a 360 gradi si compiono con l’apposito tasto e nel 80% dei casi si nota un calo di altezza grande (ma avendo velocità basse non possiamo aspettarci che siano di pochi cm). Da notare che quando la batteria sta finendo non riusciamo a fare i flip e dopo un po il drone atterra automaticamente nella posizione in cui si trova.
Conclusioni
Questo JXD 509V è a mio avviso ideale per chi non ha mai volato perchè ha movimenti lenti e un controllo di altezza automatico di tutto rispetto e con l’atterraggio automatico diventa un must per i neofiti.
L’accortezza è però quella di operare in spazi esterni senza ostacoli perchè se dovete atterrare velocemente non è come negli altri droni.
L’estetica è gradevole, come pure le luci led (che potete accendere e spegnere dal radiocomando) e la piccola telecamera è giusta per chi inizia a prendere confidenza coi quadricotteri.